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Il Comitato Articolo 97 è stato costituito il 6 settembre 2008 a Roma per tutelare i diritti e gli interessi dei più di 1000 vincitori ed idonei al concorso bandito dal Comune di Roma per 400 posti da Istruttore Amministrativo. Per iscriverti invia una e-mail a comitato.articolo97@yahoo.it

martedì 16 dicembre 2008

Articolo e foto di Repubblica sul presidio del 15 Dicembre


Comune, la rivolta dei precari - “Concorso ok, niente assunzioni”
Assunzioni al Comune, i comitati dei 921 vincitori si mobilitano. Un centinaio di persone davanti al Campidoglio hanno urlato la loro rabbia nonostante il maltempo

di Maria Elena Vincenzi

ASSUNZIONI al Comune, i comitati dei vincitori si mobilitano. Dopo le lettere aperte al sindaco e le schermaglie con l’assessore al Personale, ieri pomeriggio, gli idonei nelle graduatorie, che da tempo aspettano di essere assunti, sono scesi in piazza. Circa un centinaio di persone che, proprio davanti al Campidoglio, hanno urlato la loro rabbia nonostante il maltempo. Vigili urbani, istruttori amministrativi, assistenti sociali e geometri. «Non siamo fantasmi», diceva uno striscione. E così alcuni dei manifestanti indossavano un lenzuolo bianco.
Sono esattamente 921 i vincitori e gli idonei di un concorso del 2005 che ancora attendono di essere assunti come previsto dalla delibera 88 del 25 febbraio 2008. Contratti che, peraltro come sottolineano in piazza, godono di copertura finanziaria. Una situazione di stallo che va avanti ormai da mesi, tra appelli accorati al sindaco e all’assessore alle Risorse Umane, Enrico Cavallari, che proprio qualche giorno si era detto «sconcertato che persone vincitrici di un concorso o idonee alle selezioni dimostrino di non avere a cuore la città prima ancora di entrare in servizio. L’articolo 97 – aveva sentenziato Cavallari – si sta trasformando in un comitato politico».
Era il 2005 quando coloro che oggi scendono piazza, insieme a molte altri, decidevano di sostenere il concorso. E se è vero, come sottolinea Cavallari, che i risultati sono arrivati soltanto quattro mesi fa, è altrettanto indubbio che, nel frattempo, sono passati tre lunghissimi anni. Tra correzioni, liste e graduatorie. E ora, chi il posto di lavoro lo ha guadagnato non ha più intenzione di attendere. E, se non bastasse questo, stando a quanto dichiarano alcuni esponenti della maggioranza che governa il Comune, la Giunta sarebbe intenzionata a fare un altro concorso in tempi brevi. «Iniziativa – sottolinea il comitato articolo 97 – che sarebbe in palese contrasto con i principi del buon andamento e dell’efficienza della pubblica amministrazione». Una voce che gira la piazza e fa paura ai manifestanti.
«Addirittura sembra che vogliano bandire un nuovo concorso – dice Maria Grazia Pagliuca, vincitrice di un posto da istruttore amministrativo – ma è una cosa che non si può fare: la graduatoria ha validità tre anni. Senza calcolare che si tratterebbe di un’u lteriore spesa per i contribuenti. All’amministrazione chiediamo solo di rispettare la delibera 88. Se così non fosse, non le daremo pace». E non sono meno agguerriti gli assistenti sociali. Gente che, nell’attesa di un contratto con il Campidoglio, continua a lavorare in outsourcing da precario.
«Siamo venuti in piazza perché vogliamo far vedere al Comune che esistiamo, che abbiamo un volto – spiega Deborah Di Cave che dovrebbe essere assunta come assistente sociale – Abbiamo fatto un concorso duro, durato tre anni: l’assunzione è un nostro diritto, oltre che una cosa che serve ai cittadini. I servizi sociali comunali sono sguarniti: noi vincitori siamo 68, ma ne servirebbero almeno il doppio. E, ironia del destino, invece non veniamo presi nemmeno noi».
(16 dicembre 2008)

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